Daniela Usai, di 29 anni introvabile Doveva sbarcare a Cagliari e andare dai genitori a Lanusei


LANUSEI. 17 Luglio 2012 «Per favore, non sospendete le ricerche. Continuate a cercare nostra figlia». È questa l’accorata richiesta che ieri il 71enne Armando Usai, padre della giovane scomparsa fra le 4 e le 7 di domenica mentre era a bordo dell’Aurelia in navigazione da Civitavecchia a Cagliari, ha inoltrato al comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Arbatax, tenente di vascello Giuseppe Siragusa, che ieri è andato a trovarlo a Lanusei, dove l’uomo, originario del centro ogliastrino, sta trascorrendo un periodo di vacanza con la moglie. E dove la figlia Daniela, di 29 anni, sarebbe dovuta giungere domenica, dopo essere sbarcata a Cagliari dall’Aurelia della Tirrenia e avere preso un pullman. I genitori continuano anche a sperare che sia arrivata a Cagliari in nave e che da lì, per chissà quale motivo, abbia fatto perdere le tracce. Il giallo continua. C’è stato anche chi avrebbe parlato di un presunto cruccio di Daniela Usai, che non aveva ancora un lavoro nonostante un curriculum vitae di altissimo livello – laurea con 110, lode e menzione nel 2005 all’Università di Tor Vergata, a Roma, in European Economics, altra laurea specialistica, nel 2007, sempre a Tor Vergata, in “International economics and development”, successivi vari master in Economia a Torino e Milano. Depressione? Non sembrerebbe, visto che ieri i carabinieri di Tor Vergata sono andati nella casa romana della donna, non trovando messaggi o quant’altro possa fare presagire un atto inconsulto. Anche Nicola, un giovane ogliastrino che aveva da pochissimo tempo l’amicizia con Daniela su Facebook, lo conferma: «Avevo iniziato a chattare con lei da pochi giorni: è una ragazza piena di voglia di vivere e di interessi. Spero non sia accaduta una disgrazia». Daniela Usai, come lei stessa spiega nel suo curriculum, ama la letteratura moderna, i dipinti di Picasso, la fotografia, il computer e la lettura. Nonostante dall'alba siano state utilizzate quattro motovedette – oltre quelle dell'Ufficio circondariale marittimo di Arbatax e della capitaneria di porto di Cagliari, sono impegnate anche la CC 705 dei carabinieri di Tortolì e la motovedetta del Corpo forestale di stanza ad Arbatax – e un mezzo aereo del Terzo nucleo aereo della guardia costiera di Catania, anche ieri non è stata trovata trovata traccia della giovane in una vasta area distante circa 30 miglia (pari a 55,5 chilometri) di traverso da Capo Monte Santo. In mattinata il mare era da nord-ovest (maestrale) e nord (tramontana) forza 5-6, mentre a partire dalle 15.30 è un po’ sceso. L'ultima volta era stata vista verso le 4 della notte fra sabato e domenica, nel salone bar dell'Aurelia, dove aveva sistemato i bagagli e dove stava trascorrendo la notte. Pare che la giovane fosse partita all'improvviso, non trovando sistemazione in cabina. Il ritrovamento della borsetta con i documenti e di un computer, da parte dei passeggeri che l'hanno consegnata agli inservienti, aveva fatto scattare l'allarme.«Abbiamo ritrovato la borsa e un computer nel salone ponte – ha detto un testimone – e l’abbiamo consegnata alla reception. Da lì in poi, e fino all’arrivo, dall’altoparlante è arrivata la richiesta che la signorina Daniela Usai si recasse al ponte comando, alla reception». La segnalazione è giunta quando la nave aveva già superato la zona al largo – circa 45 miglia – di Capo Bellavista,ad Arbatax. L'allarme è stato lanciato alle 9.30 di domenica dal comando dell’Aurelia. Tenendo presenti le circa tre ore di “buio” fra l'ultima volta in cui la giovane è stata notata da altri passeggeri e il ritrovamento della borsetta, è stato calcolato che si dovevano fare le ricerche partendo da 30 miglia di traverso da Capo Monte Santo.
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